Sono molti i movimenti del corpo espressi dalle mani, fra questi uno dei meno palesi ma di grande efficacia nella comunicazione è quello dei palmi. Scopriamone il significato.
I gesti più comuni del palmo sono:
Palmo verso l’alto
Palmo verso il basso
Pugno con il dito puntato
Allan Pease, psicoterapeuta esperto in comunicazione e linguaggio del corpo, ha condotto un esperimento con otto diversi oratori. Lo ha raccontato durante l’affascinante Ted Talk (la trasmissione americana che lascia spazio alla libera espressione di idee meritevoli di essere divulgate) spiegando come l’espressione gestuale delle mani possa completamente modificare la percezione del pubblico nei confronti della persona che sta facendo la presentazione. Pease descrive un esperimento in cui uno speaker ripete la stessa presentazione ad una platea, modificando solo la posizione e la gestualità delle mani: mostrando i palmi, nascondendoli o utilizzando le dita per indicare. Il discorso tenuto con i palmi in vista è stato ricordato dal 40% in più di pubblico e lo speaker è stato descritto come piacevole ed amichevole. I palmi nascosti sono stati descritti come autoritari, mentre l’utilizzo delle dita per indicare ha suscitato la risposta più negativa e la minore percentuale di ritenzione del discorso.
Per vedere il prezioso speech (in inglese, con sottotitoli) di Alan Pease: Linguaggio del corpo, il potere è nelle mani
Perché le mani hanno tutto questo potere di comunicazione? Tradizionalmente mostrare i palmi delle mani è storicamente un segno che indica la mancanza di armi, che non abbiamo nulla da nascondere. Questo gesto si è poi evoluto nel palmo sul cuore, usato nei giuramenti.  Il palmo rivolto verso il basso, (nascondere i palmi delle mani) riflette inconsciamente un senso di protezione, dominio o potere. Indica autorità e può addirittura scatenare gesti di antagonismo: il gesto più famoso è il saluto nazista di Hitler durante il Terzo Reich: se fosse stato fatto con il palmo della mano rivolto verso l’alto, avrebbe avuto lo stesso potere di persuasione? Infine la mano chiusa con il dito puntato è un pugno in cui il dito viene usato come mazza, ed è uno dei gesti che si possa fare percepito dall’interlocutore e platea come tra i più irritanti. Arriviamo alla stretta di mano: un altro gesto importantissimo per iniziare e chiudere accordi. Questa risale alle tribù primitive che quando si incontravano si davano la mano per mostrare che non nascondevano nulla. Nell’antica Roma si nascondevano spesso i pugnali nelle maniche e questo gesto, in questo periodo allungato alla presa degli avambracci, veniva attuato per tutelare la propria incolumità. Ancora oggi la stretta di mano è un’usanza per salutare persone ed è rivelatore di predominio, sottomissione e uguaglianza a seconda della potenza della stretta stessa.
Non ho resistito…
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